ORCHESTRA IL PLETTRO 1982 - 2017 Trentacinque anni sono trascorsi, e ... siamo ancora attivi (nel nostro piccolo) sulla scena mandolinistica! Per scolpire i nostri tremoli in una roccia virtuale e cercare così di renderli indelebili... ecco la nostra registrazione. Potete richiederne una copia inviando una e-mail a
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Dalla presentazione del CD (testo a cura di Simone Alberici - per gentile concessione dell'autore) L’Orchestra di mandolini e chitarre “Il Plettro” festeggia il suo trentacinquesimo anniversario dalla fondazione (1982-2017) con questa registrazione, che propone un saggio del repertorio offerto al pubblico dalla giovane formazione orchestrale. L’orchestra è nata a Gardone Val Trompia (Brescia) da una associazione come risposta ad una evidente esigenza educativa e culturale della nostra società. Per questo fine abbiamo riscoperto una tradizione italiana proponendo principalmente lo studio degli strumenti tipici dell’Orchestra a Plettro, il mandolino e la chitarra classica. La scuola di musica in questi anni ha permesso, ed auspichiamo, permetterà a tanti giovani di mettere a frutto il proprio interesse e attitudine verso le attività musicali, non tenendo per sé, ma offrendo al pubblico le emozioni che la musica può donare. Il legame tra il mandolino e la nostra provincia è più stretto di quanto si creda: oltre che per la qualità degli artisti e delle formazioni di questo tipo attive in città e provincia, la storia della liuteria ci vede protagonisti già dal Settecento. I brani selezionati per il nostro pubblico spaziano tra la musica classica e quella contemporanea, per evidenziare quanto questo tipo di formazione da camera bene si presta ad interpretare i gusti musicali che si sono succeduti dal Seicento ai giorni nostri. L’orchestra è diretta dal Maestro Alberto Bugatti. I BRANI Attraverso questa registrazione, in un’ideale “promenade” nel tempo, nello spazio e nelle emozioni, potrete… …Rivivere i fasti Settecenteschi della Corte Reale Inglese, nel Concerto grosso op. 3 Nr. 2 in si bemolle maggiore di Georg Friedrich Händel, dove l’orchestra interpreta una delle più importanti composizioni del barocco. …Incontrare (virtualmente) il principe tedesco Johann Ernst principe di Sassonia-Weimar morto a soli 19 anni nel 1715, che trovò l’eco della musica italiana nelle esecuzioni dell’organista cieco della Nieuwe Kerk di Amsterdam. Incontrò poi il favore di Bach, che trascrisse per organo il suo Concerto per violino in do maggiore, Op.1 No.4, oggi adattato per orchestra a plettro da Mario Antonelli. …Apprezzare la musicalità del mandolino che travalica i confini italiani e sposa ritmi di danze ungheresi nella celebre Czardas di Vittorio Monti, il compositore Napoletano nato nel 1868. … Ascoltare il “Mormorio del mare”, come lo immaginava a inizio Novecento il camuno Simone Salvetti e sentire risuonare lo spirito semplice e malinconico evocato da questo strumento, che venne portato con sé dai migranti italiani fuori dei confini nazionali. …Immergervi nel mondo del “nuevo tango” di Astor Piazzolla, con i brani Oblivion ed Escualo, interpretati dall’orchestra a plettro nell’adattamento di Corrado Celeste. …Godervi il medley dei brani di Ennio Morricone dai temi delle colonne sonore di “C’era una volta in America”, “The mission”, “La leggenda del pianista sull’oceano”, un omaggio ad uno degli autori italiani più apprezzati nel mondo. …Calarvi infine nelle emozioni suscitate da una scena naturale, nella regione montuosa del Giappone che ha ispirato il brano descrittivo di Hiro Fujikake: il noto brano Green Scope (una verde radura) che ci invita al culto delle bellezze naturali.
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